Mercoledì, 04 Gennaio 2023 00:22

L'ipogeo ebraico di Scalarangio

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Ipogeo di ScalarangioLa comunità ebraica è stata presente in Sicilia fin da tempi molto antichi, secondo alcuni studiosi, fin dalla distruzione del tempio ad opera dei Romani. Molti centri storici, da Siracusa a Modica o Ragusa, portano nella loro memoria il nome dei tradizionali quartieri ebraici: Giudecca, Cartellone ecc. Ma testimonianza della presenza ebraica sono anche diversi piccoli ipogei funerari presenti nelle campagne e che sono contraddistinti dalla menorah, il tipico candelabro ebraico.

Uno di questi ipogei è quello di Contrada Scalarangio, in territorio di Rosolini (SR). Si tratta di una piccola cava iblea dall'accesso facile e dolce e che lungo i sentieri denota vari utilizzi nel corso dei secoli: cava di pietra, sepolture e un cospicuo numero di ipogei (circa una trentina).

Dettaglio della menorah dell'ipogeo di ScalarangioPeculiare è proprio uno di questi ipogei, un arcosolio bisomo, scavato all'estremità sudorientale di una necropoli databile al periodo tardo-antico. E' infatti contraddistinto da un candelabro eptalicno (menorah) su tripode inciso sul prospetto, al di sopra dell'ingresso, insieme probabilmente ad un lulav, il ramo di palma, sul lato sinistro e al corno di montone, lo shofar, sul lato destro. L'ipogeo si trova in posizione leggermente scostata rispetto agli altri cameroni funerari, probabilmente attribuibili alla fede cristiana. Anche la posizione è piuttosto riparata, essendo stato realizzato lungo la parete superiore di un costone roccioso, probabilmente utilizzato già in epoca greca come latomia e in posizione angolare e riparata dalla fitta vegetazione.

 

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Bibliografia

 

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